Borse di Studio
Data Management
Sempre più spesso all’interno dei centri di ricerca, il lavoro del medico è affiancato da quello del data manager o study coordinator. Questa figura professionale non è ancora riconosciuta dal SSN e i centri sperimentali non riescono a inserirla in organico.
Si ricorre pertanto alle borse di studio e AIL Salerno supporta i data manager nelle strutture pubbliche.
Ma perché questa figura è così importante?
Perché coordina le sperimentazioni cliniche che si svolgono all’interno dell’Unità Operativa in cui opera, monitora e inserisce i pazienti nei programmi di sperimentazione, controlla l’eleggibilità all’interno dello studio clinico, raccoglie i dati dei pazienti che seguono le terapie sperimentali e li trasmette regolarmente ai promotori di tali sperimentazioni, risponde alle discrepanze emerse durante la raccolta dei dati, valuta lo stato di avanzamento degli studi, supporta l’attività di monitoraggio svolta dal Clinical Research Associate, gestisce i rapporti tra le case farmaceutiche e i gruppi di ricerca che promuovono e coordinano la gestione dei dati clinici (es. GIMEMA, FIL, etc.), ma anche con il comitato etico locale, organizza e partecipa ad eventuali audit di qualità sulle sperimentazioni cliniche.
Quindi il successo di un protocollo di studio clinico dipende anche dalla qualità dei dati raccolti e documentati dal Data Manager.
L’AIL Salerno per questi progetti ha investito circa € 455.000,00 negli ultimi quindici anni.
Supporto infermieristico
Nel corso degli anni AIL Salerno ha supportato le strutture, finanziando 21 progetti per il supporto infermieristico; in particolare nel 2014 è stata inaugurata l’U.O.C. Ematologia e Trapianti di Cellule Staminali dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dedicata al Prof.Bruno Rotoli.
La struttura, all’avanguardia per il trattamento di tutte le patologie ematologie neoplastiche e non, ha visto nell’AIL Salerno un insostituibile e indispensabile sostenitore.
AIL Salerno, forte del sogno di rendere le patologie ematologiche curabili anche nel territorio salernitano, ha stanziato 250.000€ per la copertura di cinque borse di studio di infermieri.
AIL Salerno ha dato così l’impulso all’apertura di un servizio per i cittadini, in una struttura in cui il personale sanitario era carente.
La professione infermieristica negli ultimi anni ha avuto un’evoluzione straordinaria, che ha visto un cambiamento di approccio, metodo, obiettivi e competenze. Le U.O.C. di Ematologia e Centri Trapianti in Italia, hanno intercettato prima delle altre unità questo cambiamento epocale, avvalendosi di personale altamente formato nella gestione di pazienti complessi.
L’infermiere deve svolgere consapevolmente ogni giorno il lavoro con passione e dedizione, accompagnando il paziente ematologico durante tutto il suo percorso assistenziale.
Dietro ogni malattia c’è una persona con una storia unica che dobbiamo aiutare a scrivere ancora.
L’AIL Salerno per i progetti di supporto infermieristico nelle strutture ha investito circa € 470.500,00 negli ultimi quindici anni.
Supporto medico
Fin dall’inizio della sua attività, AIL Salerno ha istituito delle borse di studio per medici ematologi. In tutti questi anni l’associazione ha formato 13 ematologi.
La figura professionale di ematologo, supportata da AIL Salerno, all’interno dell’Unità Operativa di Onco-ematologia, si pone a cavallo tra la clinica e la ricerca. Si occupa della valutazione e della gestione clinica del malato ematologico in fase diagnostica, di stadiazione, di terapia e del follow-up clinico-ambulatoriale, partecipa alla selezione dei pazienti arruolabili nei protocolli di studio oncoematologici attivi nelle strutture ematologiche salernitane (protocolli di studio nazionali e internazionali del GITMO e dell’EBMT) e affiancano il personale medico strutturato di reparto, ottimizzando il percorso diagnostico terapeutico.
Tali attività determinano, oltre ad una visibilità di tipo scientifico per le strutture, anche il rispetto degli standard derivanti da una ricerca rigorosa, ma soprattutto consente ai medici e ai pazienti di utilizzare farmaci innovativi ancor prima di essere commercializzati, incrementando le opportunità terapeutiche dei pazienti afferenti alle unità operative.
In particolare, in questi anni AIL Salerno ha sostenuto progetti di ricerca nel campo delle complicanze post-trapianto autologo e allogenico di nuove strategie antivirali, antimicotiche e antibatteriche.
L’AIL Salerno per questi progetti ha investito circa € 188.000,00 negli ultimi quindici anni.
Laboratorio di diagnostica ematologica
L’AIL Salerno fin dalla sua fondazione ha sostenuto con borse di studio e attrezzature i laboratori di diagnostica ematologica, dell’U.O.C. Ematologia dell’A.O. “A.Tortora” di Pagani (dal 2006) e Presso la struttura di Genetica Molecolare e Citogenetica della AOU S.Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno (dal 2011), che svolgono un ruolo importantissimo all’interno dell’attività clinica dei centri ematologici, perché affianca, in tempo reale, le fasi di diagnosi, di prognosi e di follow-up clinico del paziente.
Il laboratorio di diagnostica ematologica offre prestazioni di alta specializzazione, rivolte alla diagnosi e al monitoraggio delle emopatie neoplastiche e non neoplastiche (anemie, piastrinopenie, leucemie acute, leucemia mieloide cronica, leucemia linfoblastica acuta, sindromi mielodisplastiche, sindromi mieloproliferative, linfomi e mieloma multiplo).
Il settore di cito-morfologia e citofluorimetria, si occupa della lettura e della refertazione di preparati citologici di sangue periferico ed aspirati midollari e di citocentrifugati per la diagnostica ed il monitoraggio citomorfologico di patologie ematologiche oncologiche e non. Inoltre, viene eseguito lo studio dei fenotipi immunologici associati ai disordini ematologici (grazie all’ausilio di anticorpi monoclonali altamente specifici marcati con diversi fluorocromi), la successiva lettura degli stessi al citofluorimetro che permette la caratterizzazione specifica delle malattie ematologiche, il follow up della terapia, e infine la valutazione della malattia minima residua.
Il settore di citogenetica convenzionale e molecolare oncoematologica si occupa della caratterizzazione genetico-molecolare delle neoplasie ematologiche, al fine di ottenere una più accurata stratificazione del rischio prognostico e una migliore valutazione della risposta al trattamento. Quotidianamente si eseguono tecniche e protocolli per l’analisi del cariotipo e l’identificazione di alterazioni cromosomiche specifiche delle malattie ematologiche. Si effettua, con specifiche sonde, la metodica Fluorescent in situ Hybridization, su aspirato midollare, sangue periferico e tessuto incluso in paraffina. Sono allestite colture cellulari a breve e medio termine, con l’aggiunta di specifici mitogeni, per evidenziare le anomalie cromosomiche nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica.
L’AIL Salerno per i progetti di laboratorio di diagnostica ematologica nelle strutture ha investito circa € 514.000,00 negli ultimi quindici anni.