Ludoteca
Ricreare un ambiente dove poter continuare a sognare è importante per i bambini che devono affrontare le terapie.
Ecco perché AIL Salerno nel 2020 ha realizzato all’interno del Reparto Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, una bellissima ludoteca, dipinta da Ospedali Dipinti dell’artista Silvio Irilli.
Sono stati rifatti completamente gli arredi e riqualificati gli spazi dedicati all’accoglienza, l’ambulatorio medico, la medicheria e la stanza per le terapie investendo circa €30.000,00 in questo progetto.
L’idea è stata di trasformare un luogo “terrifico” per le procedure spiacevoli a cui sono sottoposti i bambini, in un luogo dove le emozioni possano essere espresse ed elaborate come in una favola. Il tema realizzato è il “Bosco Incantato”, simbolo di ritorno alla vita, alla rinascita della natura, al “prender aria”, proprio perché la maggior parte dei pazienti che arrivano nel DH onco-ematologico sono nella fase finale del percorso terapeutico e si ritrovano ad affrontare proprio la fase di ritorno alla vita.
Il progetto è stato fortemente voluto da Elvira Tulimieri, psicologa e presidente di AIL Salerno, che con le sue parole testimonia l’importanza della ludoteca.
“La ludoteca AIL è un mondo colorato in cui pensieri, fantasie, sogni, ma anche angosce e paure prendono forma, tramite i colori, le tempere, la plastilina, le costruzioni, gli animali o le pentoline.
In quello spazio non c’è solo il corpo attaccato dalla malattia ma anche una mente, emozioni, sentimenti che sono in continua evoluzione e che hanno ancora tanto bisogno di esprimersi e di svilupparsi.
Bambini e ragazzi così riescono a raccontarsi in un luogo, l’ospedale, in cui solitamente non viene chiesto il loro parere. La ludoteca diviene un luogo che “costringe” gli adulti, genitori, medici ed infermieri a vederli come bambini e ragazzi e non solo come pazienti. Le madri si ritrovano a giocare con i bimbi e lasciare che l’ansia della malattia possa essere esplorata e trasformata e non solo riversata in fiumi di parole preoccupate. Spesso i medici si vedono arrivare, in stanza per la visita, bambini che portano con sé un giocattolo, una creazione, un disegno con il quale stavano giocando in ludoteca; oggetti che li rassicurano dall’angoscia e dalla paura per ciò che il medico dirà sulla loro malattia, ma soprattutto dalla reazione di chi si prende cura di loro, i genitori.
Nella ludoteca AIL tutti si sentono più rilassati e accolti: i bimbi implorano i genitori per farli rimanere qualche minuto in più per terminare le loro creazioni, le mamme si scambiano ricette o idee creative su come trascorrere i lunghi pomeriggi in casa con i figli che non possono uscire, i medici, le infermiere e i volontari, terminate tutte le visite, si permettono di condividere anche le loro emozioni vissute nelle giornata trascorsa.
La ludoteca AIL diventa, così, lo “spazio” dove ci si sente un po’ a casa!”